sabato 24 novembre 2012

che viaggio....

Sono a Khajuraho...e fino a li'...
Ma come ho fatto ad arrivarci e' un vero e proprio viaggio nel viaggio.
Sono partito da Hampi alle 7 di sera, dopo una giornata molto rilassante passata per lo piu' al chillout restaurant in compagnia di quei ragazzi conosciuti proprio ad Hampi.
Un gigantesco abbraccio a Santhos e Sabrina, giovani intraprendenti e coraggiosi a "sfidare" un mondo che non e' quel che vuole sembrare!
Troverete cio' che cercate...lasciate che il cuore vi guidi dove la mente ha paura di andare.
Un abrazo muy fuerte a Ruben...pasalo super bien y aprovecha de la vida!
Alle 7 mi aspettava un tuc tuc alle porte del paesiello che dopo 50 metri ho cambiato per un altro tuc tuc...non so...ma qui passa anche questo, semplicemente perche' sono disorganizzati come pochi.
Poco male, il secondo aveva i sedili in pelle...mi sembrava di stare su una mercedes senza porte che girava a tre... (cilindri su 12...)
Dopo una ventina di minuti nel buio totale, su una strada che gia' chiamarla strada e' fargli un complimento e con pericoli di ogni sorta tutti intorno, eccomi alla stazione dei treni di Hospet.
Alla prima esperienza in treno in asia ed in india in particolare non mi sono voluto far mancare niente.
2 treni, il primo di circa 3 ore per Guntakal, il secondo di 27 ore per Jhansi.
Non potete nenche immaginare...
Tra noi backpackers scatta subito la voglia di parlare, e cosi' ho conosciuto un cinese, Li da pechino, ed un tedesco, Christian da Munster e con loro ho atteso lo stesso treno.
I due continuavano per Bangalore...io a Guntakal sono sceso e da quel momento sono stato l'unico occidentale a vista d'occhio per 2 giorni.
Il treno per Jhansi volevo che fosse in prima classe, ma non c'era e mi sono accontentato della sleeping class con aria condizionata.
Mettero' le foto sul prossimo post...sono uscito senza macchina fotografica.
Comunque l'impatto, per quanto strano non e' stato devastante come Mumbai...anzi, a tratti divertente.
Il treno "normale" non aveva aria condizionata, ma solo incondizionata grazie a finestrini e porte sempre aperte, per porte intendo le porte di salita e discesa dal vagone, e un sistema di ventilatori a soffitto veramente fotogenico!
L'odore proveniente dal bagno non ve lo spiego...
Sul secondo la qualita' e' salita, finestrini piccoli ma chiusi, letti piu' grandi e comodi, piu' spazio, coperte e lenzuola per dormire. Mangiare e bere non era un problema, visto il continuo andirivieni di persone che vendevano qualsiasi cosa per poche rupie.
Come ho detto, da quando sono salito sul treno della speranza...sono rimasto l'unico occidentale.
In verita' gia' in stazione a Guntakal lo ero.
Situazione particolare...mi sentivo osservatissimo, ma mai in pericolo.
La gente dorme ovunque, intere famiglie in terra su teli e coperti da altri teli, l'uno abbracciato all'altro.
Situazioni disperate ma tenere allo stesso tempo.
Come vedere 4 o 5 bambini dormire insieme incastrati l'un l'altro, con un cagnolino che cerca un po' di calore accucciandosi li vicino.
Sul treno sono anche riuscito a dormire ed il bagno e' rimasto praticabile per tutto il viaggio.
Nonostante la situazione, la gente non cambia...
Scaracchi fuori dalle porte con il treno in corsa, un solo cestino sotto un lavandino utilizzato da pochissime persone, rutto libero...
Come ho avuto modo di vedere, gettare l'immondizia al suolo e' un'usanza del posto o forse un'altra religione...boh...
Fatto sta che sono stato tra virgolette rimproverato da un tipo a Chhatarpur solo per aver raccolto la buccia di una banana che mi era caduta dalle mani...e cosi' anche io ho buttato a terra gli scarti della colazione, che poco dopo sono stati ingoiati da una mucca.
Gli ho visto mangiare di tutto, forse ora capisco perche' sono sacre...perche' puliscono senza chiedere soldi!
Alle 4 circa del mattino del 24 novembre sono sceso a Jhansi, dopo piu' di 30 ore di viaggio e due notti sul treno per la modica cifra di 2600 rupie.
Uscito dalla stazione ho preso un tuc tuc che per 100 rupie mi ha portato alla stazione dei bus..."stazione dei bus" e' assolutamente ironico.
Subito ho trovato il bus che avrebbe dovuto portarmi a khajuraho, o meglio loro han trovato me, evidente come un fuoco artificiale nel buio piu' assoluto.
Un viaggio di circa 3 ore su un bus, e che bus...strapieno di persone e cose!
Io ero seduto, trattamento di favore visto che 100 rupie le ho pagate solo io.
Anche in questa situazione il "tutti su tutti" e' un'usanza, cosi' che mi sono trovato ad un certo punto con un tipo che si e' addormentato sulla mia spalla...che dolce...
Dicevo che avrebbe dovuto portarmi a Khajuraho, perche' a Chhatarpur mi hanno fatto scendere dicendomi che avrei dovuto cambiare bus.
A quel punto ero visibile come il sole a mezzogiorno di una fantastica giornata estiva, e appetibile come miele per orsi.
Non potevo star fermo che venivo circondato da bambini che chiedevano soldi e da gente che continuava a propormi il loro bus anche se non andava dove volessi io.
Dopo un'ora di attesa ho accettato le avance di un tipo che per 500 rupie mi avrebbe portato in jeep fino a destinzione.
Alla fine si e' "accontentato" di 110, ma che viaggio ragazzi...
Una jeep della mahindra che da noi non potrebbe circolare per evidenti motivi di sicurezza.
Credo omologata per 9/10 persone, ma per la maggior parte del viaggio siamo stati 15/20.
Una sorta di taxi collettivo, che faceva fermate ovunque ci fosse anche solo una persona sul ciglio della strada.
Dopo 2 ore di tour safari...finalmente Khajuraho!
Scendo ringrazio di cuore per essere ancora vivo, visto la quantita' infinita' di possibili incidenti durante il tragitto, prendo un tuc tuc e mi faccio portare nella guest house che mi ha consigliato Sabrina, e che era anche la prima della mia Lonely di 11 anni fa'.
Dopo aver visto le camere a 300 rupie, ho scelto di cercarne una un po' piu' bellina anche se avessi pagato di piu'.
Dopo Hampi questa l'ho imparata...
Le camere del Yogi Guest House non erano male, quelle al piano superiore quanto meno, ma troppo umide...
Ho fatto il giro dell'isolato e sono andato alla Casa di William che per 400 rupie mi ha dato una stanza al primo piano con 2 letti, tv..., acqua calda a secchi, lenzuola coperte e asciugamani!
E' strano lavarsi a secchiate, ma e' molto meno dispendioso di una doccia continua, per quanto in questo paese l'acqua non manchi per niente.
Ho in pratica attraversato l'india da sud a nord.
Un paese ricco di terre coltivabili e coltivate, anche se con mezzi antiquati.
Dicevo che secondo me manca organizzazione.
Qui potrebbero stare tutti molto meglio di come stanno, semplicemente se lo stato fosse un'entita' che si preoccupa realmente del popolo che l'ha eletto...un po' come dappertutto.
La situazione al nord sembra differente.
Ci sono piu' "case", meno gente per strada ed un po' piu' di pulizia...diciamo un po' meno immondizia...
Ma non sono qui per fare ne la cronaca ne criticare la politica dei paesi che visitero'.
Sono solo un viaggiatore improvvisato, semplice e totalmente impreparato...
Scrivo cio' che i miei occhi vedono e la memoria ricorda...
Domani visitero' i templi di khajuraho, i templi del kamasutra e  decidero' quando andarmene.
Varanasi dimenticami...cosi' come Delhi e Calcutta, non ne voglio sapere delle grandi metropoli, mi accontentero' di guardare foto e video su internete, evitando odore e casino!
Andro' ad Agra, anche se chi ci e' stato mi ha detto che c'e' "solo" il Taj Mahal, che entrare costa uno sproposito e che la storia di quella che e' una delle 7 meraviglie del mondo e' romantica e tragica allo stesso momento.
Per oggi direi basta cosi'...vado a vedere se tra uno dei ristoranti italiani del posto c'e' qualcosa di veramente italiano!

Nessun commento:

Posta un commento