lunedì 26 novembre 2012

i templi del Kamasutra......

.....kamasutra.....4 posizioni copiate piu' volte sulle faccaite laterali di alcuni templi.......e' piu' "eccitante" Castell'Alfero!

Dovrei forse smettere di crearmi aspettative...
Per quello che ho letto, immaginavo questo posto come il cuore dell'erotismo universale e spirituale del pianeta.
I templi del kamasutra sono solo un pretesto, l'unico, che permette agli operatori turistici di vendere l'escursione a Khajuraho.
Parlo di escursione proprio perche' in due, massimo tre ore se avete una guida, avete visto tutto quello che c'e' da vedere in quest'angolo di India.




Non pensavo di trovare una cittadina dove a regnare fosse il sesso, volgarmente parlando...
Ma sicuramente, se avessimo questi templi in Italia magari al posto del vaticano Vaticano, tutto intorno ci sarebbero paesini dove poter respirare un'atmosfera spiritualmente erotica, con scuole di massaggi e sesso tantrico ad ogni angolo.
Invece i templi sono separati dal resto dell'india da ringhiere belle alte, all'interno sembra di stare in un altro stato...prati curati e puliti, tranquillita' e pace che fuori da queste mure potete dimenticare.
Ho visitato i templi ieri mattina, 250 rp...sia gentile...
Qui' si che ho visto solo turisti organizzati in comitive e non.
Khajuraho ha un aeroporto ed una stazione dei treni, dal quale domani partiro' per Agra.
Credo, anzi ne sono certo, che i turisti facciano tappa del tour qui' solo il tempo necessario per visitare la zona archeologica, fregandosene totalmente del bazar e del paesino tutto.
Ci sono anche alberghi di una certa importanza poco fuori dal "pueblo", ai quali si appoggiano per una notte o semplicemente per un pranzo prima di ripartire forse proprio per Agra o Varanasi che sono entrambe poco piu' a nord.
Io invece mi ci sono fermato ben 3 notti...bravissimo!
Sarei anche scappato stamattina, se non avessi avuto qualche problemuccio tecnico con i bancomat locali.
Ad Hampi non mi ero rifornito di soldi pensando che in quella che e' seconda solo ad Agra, a parimerito con Varanasi tra le cose da non perdere in india, non ci fossero problemi ad avere i proprio spicci.
Invece, arrivando sabato, ho bestemmiato abbastanza poco a dire la verita', ma qualche santo l'ho disturbato...
Solo stamattina, dopo aver passato in rassegna i 5 bancomat presenti per tutto la giornata di ieri, sono riuscito ad avere abbastanza rupie per pagare il conto in hotel e fare come Baglioni...levarmi dai c......i!
Ricordate il viaggio in treno?
Questa l'ho scattata con il treno in corsa, aprendo la porta di salita e discesa...
 Mister Li da Pechino...
 Christian dalla baviera...
E questo e' un ragazzo di Delhi, molto gentile che parlava un inglese indiano per me quasi incomprensibile...di cui non ricordo il nome...sorry...

Alla fine del viaggio Khajuraho non ha soddisfatto, come dicevo prima, le mie aspettative.
Ma sono una persona complicata...voglio sempre il meglio e ricercandolo a volte capita di non riuscire a dare la giusta importanza a cio' che la vita ti propone.
Non mi accontento, e grazie a questa caratteristica ho conosciuto me stesso e solo ultimamente amato come mai in passato.
Ma sono complicato, come ho appena detto...seguo il cuore e non la mente, e va bene cosi'...senza parole...

Scusate...parentesi personale...sempre per l'odiens!

Il viaggio continua!

I templi di Khajuraho alla fine non sono stati poi cosi' male...anche se l'emozione piu' grande lo avuta qualche minuto fa quando un ragazzo, di Khajuraho che mi ha accalappiato il primo giorno, mi ha portato ad assistere ad una cerimonia in un templio dedicato a shiva.
Ero anche qui' l'unico occidentale...non sapevo dove mettermi, che fare e soprattutto non volevo offenderli in nessun modo con qualche comportamento inadatto...
Tutto bene...abbiamo girato intorno a questa statua che altro non era se non un cilindro di pietra gigante giusto al centro di una piattaforma circolare anch'essa di pietra...in un templio di pietra...tutto di pietra...
Il suono incessante di una campana, quasi a spaccare i timpani ci ha accolto, accompagnato da tamburi e canti.
La gente toccava le divinita', si prostrava di fronte al cilindro...a shiva, accendeva incensi ed ovviamente, come in tutte le religioni vuoi mica farti mancare il cestino delle offerte...eh?!
Alla fine me la sono cavata, non ho offeso nessuno, ho rimesso le scarpette ed ora continuo il post che avevo interrotto perche' il tipo dell'internet point doveva andare a casa...

 Questo e' uno dei laghetti dove la gente di Khajuraho si lava e lava i propri indumenti tutti giorni, e dove ovviamente confluiscono gli scarichi...
E questi bambini???
Non potevo non rubare questo scatto...
In india tutti i bambini sono stati abituati da noi turisti a ricevere soldi in cambio di una foto, e molte volte purtroppo sono proprio loro a proporsi.
Io ho scattato qualche foto, grazie al mio zoom, da posizione defilata o solo dopo aver chiesto se potevo...
Non faccio elemosina a nessuno, soprattutto a bambini che poi si abituano a vivere di quello e non fanno funzionare il cervello...
E poi non faccio regali neanche alle mie nipotine nonostante tutte le foto che faccio loro!

Questo e' il ragazzo che mi ha dato una mano, e si e' rivelato cosi' gentile da riuscire a farmi spendere dei soldi nel suo negozio...molto volentieri alla fine...
Grazie di tutto Manoj!
Conosce l'italiano e vende dei bellissimi "gioielli", se passate di qua andate a trovarlo nel suo negozio "il fascino dell'india" scritto rigorosamente in italiano e salutatemelo!
Domattina alle 7.30 un tuc tuc mi portera' in stazione e da li', una volta fatto il biglietto, partiro' alla volta di Agra.
Credo che mi fermero' 2 notti...non so, ovviamente...come tutto il resto del mio viaggio e della mia vita...

sabato 24 novembre 2012

che viaggio....

Sono a Khajuraho...e fino a li'...
Ma come ho fatto ad arrivarci e' un vero e proprio viaggio nel viaggio.
Sono partito da Hampi alle 7 di sera, dopo una giornata molto rilassante passata per lo piu' al chillout restaurant in compagnia di quei ragazzi conosciuti proprio ad Hampi.
Un gigantesco abbraccio a Santhos e Sabrina, giovani intraprendenti e coraggiosi a "sfidare" un mondo che non e' quel che vuole sembrare!
Troverete cio' che cercate...lasciate che il cuore vi guidi dove la mente ha paura di andare.
Un abrazo muy fuerte a Ruben...pasalo super bien y aprovecha de la vida!
Alle 7 mi aspettava un tuc tuc alle porte del paesiello che dopo 50 metri ho cambiato per un altro tuc tuc...non so...ma qui passa anche questo, semplicemente perche' sono disorganizzati come pochi.
Poco male, il secondo aveva i sedili in pelle...mi sembrava di stare su una mercedes senza porte che girava a tre... (cilindri su 12...)
Dopo una ventina di minuti nel buio totale, su una strada che gia' chiamarla strada e' fargli un complimento e con pericoli di ogni sorta tutti intorno, eccomi alla stazione dei treni di Hospet.
Alla prima esperienza in treno in asia ed in india in particolare non mi sono voluto far mancare niente.
2 treni, il primo di circa 3 ore per Guntakal, il secondo di 27 ore per Jhansi.
Non potete nenche immaginare...
Tra noi backpackers scatta subito la voglia di parlare, e cosi' ho conosciuto un cinese, Li da pechino, ed un tedesco, Christian da Munster e con loro ho atteso lo stesso treno.
I due continuavano per Bangalore...io a Guntakal sono sceso e da quel momento sono stato l'unico occidentale a vista d'occhio per 2 giorni.
Il treno per Jhansi volevo che fosse in prima classe, ma non c'era e mi sono accontentato della sleeping class con aria condizionata.
Mettero' le foto sul prossimo post...sono uscito senza macchina fotografica.
Comunque l'impatto, per quanto strano non e' stato devastante come Mumbai...anzi, a tratti divertente.
Il treno "normale" non aveva aria condizionata, ma solo incondizionata grazie a finestrini e porte sempre aperte, per porte intendo le porte di salita e discesa dal vagone, e un sistema di ventilatori a soffitto veramente fotogenico!
L'odore proveniente dal bagno non ve lo spiego...
Sul secondo la qualita' e' salita, finestrini piccoli ma chiusi, letti piu' grandi e comodi, piu' spazio, coperte e lenzuola per dormire. Mangiare e bere non era un problema, visto il continuo andirivieni di persone che vendevano qualsiasi cosa per poche rupie.
Come ho detto, da quando sono salito sul treno della speranza...sono rimasto l'unico occidentale.
In verita' gia' in stazione a Guntakal lo ero.
Situazione particolare...mi sentivo osservatissimo, ma mai in pericolo.
La gente dorme ovunque, intere famiglie in terra su teli e coperti da altri teli, l'uno abbracciato all'altro.
Situazioni disperate ma tenere allo stesso tempo.
Come vedere 4 o 5 bambini dormire insieme incastrati l'un l'altro, con un cagnolino che cerca un po' di calore accucciandosi li vicino.
Sul treno sono anche riuscito a dormire ed il bagno e' rimasto praticabile per tutto il viaggio.
Nonostante la situazione, la gente non cambia...
Scaracchi fuori dalle porte con il treno in corsa, un solo cestino sotto un lavandino utilizzato da pochissime persone, rutto libero...
Come ho avuto modo di vedere, gettare l'immondizia al suolo e' un'usanza del posto o forse un'altra religione...boh...
Fatto sta che sono stato tra virgolette rimproverato da un tipo a Chhatarpur solo per aver raccolto la buccia di una banana che mi era caduta dalle mani...e cosi' anche io ho buttato a terra gli scarti della colazione, che poco dopo sono stati ingoiati da una mucca.
Gli ho visto mangiare di tutto, forse ora capisco perche' sono sacre...perche' puliscono senza chiedere soldi!
Alle 4 circa del mattino del 24 novembre sono sceso a Jhansi, dopo piu' di 30 ore di viaggio e due notti sul treno per la modica cifra di 2600 rupie.
Uscito dalla stazione ho preso un tuc tuc che per 100 rupie mi ha portato alla stazione dei bus..."stazione dei bus" e' assolutamente ironico.
Subito ho trovato il bus che avrebbe dovuto portarmi a khajuraho, o meglio loro han trovato me, evidente come un fuoco artificiale nel buio piu' assoluto.
Un viaggio di circa 3 ore su un bus, e che bus...strapieno di persone e cose!
Io ero seduto, trattamento di favore visto che 100 rupie le ho pagate solo io.
Anche in questa situazione il "tutti su tutti" e' un'usanza, cosi' che mi sono trovato ad un certo punto con un tipo che si e' addormentato sulla mia spalla...che dolce...
Dicevo che avrebbe dovuto portarmi a Khajuraho, perche' a Chhatarpur mi hanno fatto scendere dicendomi che avrei dovuto cambiare bus.
A quel punto ero visibile come il sole a mezzogiorno di una fantastica giornata estiva, e appetibile come miele per orsi.
Non potevo star fermo che venivo circondato da bambini che chiedevano soldi e da gente che continuava a propormi il loro bus anche se non andava dove volessi io.
Dopo un'ora di attesa ho accettato le avance di un tipo che per 500 rupie mi avrebbe portato in jeep fino a destinzione.
Alla fine si e' "accontentato" di 110, ma che viaggio ragazzi...
Una jeep della mahindra che da noi non potrebbe circolare per evidenti motivi di sicurezza.
Credo omologata per 9/10 persone, ma per la maggior parte del viaggio siamo stati 15/20.
Una sorta di taxi collettivo, che faceva fermate ovunque ci fosse anche solo una persona sul ciglio della strada.
Dopo 2 ore di tour safari...finalmente Khajuraho!
Scendo ringrazio di cuore per essere ancora vivo, visto la quantita' infinita' di possibili incidenti durante il tragitto, prendo un tuc tuc e mi faccio portare nella guest house che mi ha consigliato Sabrina, e che era anche la prima della mia Lonely di 11 anni fa'.
Dopo aver visto le camere a 300 rupie, ho scelto di cercarne una un po' piu' bellina anche se avessi pagato di piu'.
Dopo Hampi questa l'ho imparata...
Le camere del Yogi Guest House non erano male, quelle al piano superiore quanto meno, ma troppo umide...
Ho fatto il giro dell'isolato e sono andato alla Casa di William che per 400 rupie mi ha dato una stanza al primo piano con 2 letti, tv..., acqua calda a secchi, lenzuola coperte e asciugamani!
E' strano lavarsi a secchiate, ma e' molto meno dispendioso di una doccia continua, per quanto in questo paese l'acqua non manchi per niente.
Ho in pratica attraversato l'india da sud a nord.
Un paese ricco di terre coltivabili e coltivate, anche se con mezzi antiquati.
Dicevo che secondo me manca organizzazione.
Qui potrebbero stare tutti molto meglio di come stanno, semplicemente se lo stato fosse un'entita' che si preoccupa realmente del popolo che l'ha eletto...un po' come dappertutto.
La situazione al nord sembra differente.
Ci sono piu' "case", meno gente per strada ed un po' piu' di pulizia...diciamo un po' meno immondizia...
Ma non sono qui per fare ne la cronaca ne criticare la politica dei paesi che visitero'.
Sono solo un viaggiatore improvvisato, semplice e totalmente impreparato...
Scrivo cio' che i miei occhi vedono e la memoria ricorda...
Domani visitero' i templi di khajuraho, i templi del kamasutra e  decidero' quando andarmene.
Varanasi dimenticami...cosi' come Delhi e Calcutta, non ne voglio sapere delle grandi metropoli, mi accontentero' di guardare foto e video su internete, evitando odore e casino!
Andro' ad Agra, anche se chi ci e' stato mi ha detto che c'e' "solo" il Taj Mahal, che entrare costa uno sproposito e che la storia di quella che e' una delle 7 meraviglie del mondo e' romantica e tragica allo stesso momento.
Per oggi direi basta cosi'...vado a vedere se tra uno dei ristoranti italiani del posto c'e' qualcosa di veramente italiano!

giovedì 22 novembre 2012

corsa all'oro...

Un anno e mezzo fa hanno scoperto nel tempio Hindu di Kerala, Sree Padmanabhaswamy, stanze piene d'oro.
Il governo, con il beneplacito dell'unesco, se n'e' appropriato, cancellando i diritti dei proprietari dello stesso.
Questo ha riacceso la corsa all'oro probabilmente nascosto sotto i tempi indiani.
Perche' vi faccio il resoconto di questa vicenda...
Perche' Hampi sta subendo la demolizione del bazar da parte del governo indiano, proprio per cercare altro oro.
Sabrina e Santhos mi hanno raccontato la storia per farmi capire che Hampi era totalmente un altro posto gia' solo l'anno scorso.
Purtroppo io ho vissuto questo villaggio oggi, ad opere di demolizioni gia' iniziate e non sono riuscito ad apprezzare il vero spirito di Hampi, lo stesso che ho visto negli occhi della ragazza conosciuta all'ambasciata indiana a milano.
Quando le ho chiesto di consigliarmi un posto lei senza dubbi mi ha detto HAMPI.
Non so se e quando distruggeranno completamente questo ammasso disordinato di guest house e ristoranti, ma rimango dell'idea che se volete passare di qua attraversate il fiume e rilassatevi immersi nella natura e nella vera india.


Dopo questi scatti mi sono fatto massaggiare per un'ora, la mia schiena ne aveva assolutamente bisogno...
Hampi e' stata molto dispendiosa in soli 2 giorni!
Ma stasera parto, alle 7 mi aspetta un tuc tuc per accompagnarmi alla stazione dei treni.
Un primo treno di 3 ore circa per Guntakal, ed il secondo da Guntakal per Jhansi di ben 30 ore...se tutto va bene!
Arrivato a Jhansi cerchero' un bus per Khajuraho e li' finalmente faro' una doccia!
Ho passato gran parte della mattinata al Chill Out Restaurant, che consiglio sia per l'ambiente che per il cibo.
Dopo aver salutato i Santhos e Sabrina, ho chiacchierato parecchio con Ruben, un ragazzo di Toledo conosciuto qualche giorno fa...
Lui viene spesso in asia, l'ha girata abbastanza ed oltre a qualche dritta mi ha consigliato alcuni posti da non perdere.
Ha lasciato l'attivita' ad un dipendente, affittato la casa e per ora vive girando il mondo...MUY BIEN RUBEN!!!
Io non faccio altro che parlare di Fuerteventura a tutti quelli che incontro...mi manca un sacco!
Effettivamente sono 3 mesi quasi che ho lasciato l'isola e gli isolani...
Per ora la curiosita' di scoprire questi posti e' ancora troppo grande per tornare a "casa", ma non vedo l'ora!
Ha ragione chi dice che ad un certo punto hai talmente tanta voglia di andartene che quando arrivi in un altro posto ne hai almeno 3 volte tanto di tornare...ed ho detto 3 solo perche' e' il numero perfetto...

Il mio viaggio continua, taglio in due l'India da sud a nord ed in treno avro' la possibilita' di vedere molto attraverso i finestrini.
Arrivato a destinazione cerchero' di sistemarmi meglio dell'ultima volta, e da li' riprendero' il blog.
Il prossimo post sara' interamente dedicato al viaggio...
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al sondaggio, e chi non l'ha fatto veda di votare al prossimo!

mercoledì 21 novembre 2012

Hampi dall'altro lato del fiume...

...e' molto meglio!
E come capita ultimamente me ne accorgo il giorno prima di partire.
Eh si'...domani prendo il treno e vado a Khajuraho, se il tipo a cui ieri sera ho lasciato 1000 rupie senza ricevuta mi ha preparato il biglietto.
Il sondaggio e' andato esattamente nella direzione desiderata,  nonostante abbia anticipato la partenza...
Ho pagato per 3 notti, ma sono contento di farne solo due in quel cazzo di letto a cucchiaio che mi sono trovato per 300 rupie al giorno.
Dormiro' in treno...spero.
Ma torniamo ad Hampi, al lato oltre il fiume...
Se volete passare qualche giorno belli relax vi consiglio vivamente di cercare una guest house in questa zona.
Una volta scesi dal bus potete anche prendere un tuc tuc che per 10 rupie vi porta al bazar.
Dategliene 20 e fatevi portare al fiume, li un barcotto per 15 o 25 rupie, a seconda dell'ora,del grado di umidita' e di non so quale altro fattore vi fara' attraversare.
Una volta dall'altra parte non vi resta che salire, girare alla prima a sinistra e camminare...
All'inizio troverete negozietti a sinistra e campi coltivati a destra, ma dopo 500 metri piu' o meno la prima guest house proprio sulla destra vi stupira'.
Ci sono finito di ritorno dal Monkey Temple, che sono andato a vedere dopo km di camminata e soprattutto una salita fatta di un migliaio di scalini...mal contati...
Il tempio e' quello su in cima....e la scalinata e' quella bianca che si inerpica sul rocciume...
In questo bel posto ho conosciuto Eleonora fotografa toscana e Patricia spagnola di Barcelona, anche loro in giro per l'India...
Molte le ragazze sole o in coppia incrociate da queste parti, segno che il paese e' tranquillamente percorribile.
Magari spendendo qualche centinaio di rupie in piu' per dormire in una stanza degna...non come la mia ultima...
Tornati al paesiello ho salutato Magdalena e sono rimasto solo soletto.
Con lei ho passeggiato parecchio, ed in neanche 24 ore ho visto cio' che c'era da vedere...dopo la scalata ho un ginocchio che bestemmia, ma domani mi faccio coccolare con un bel massaggio!
 Pietre enormi....
 ...mucca-lavaggio...
e il segno del passaggio italiano!
Non mi sono ancora avventurato in un piatto di spaghetti e lasagne made in India...per ora riso con verdure, ravioli cinesi al vapore e qualcosa di giapponese e tibetano...


E questa e' Hampi...che luogo paradisiaco...
Si'...lo so...sono eccessivamente critico, ma vi garantisco che svegliarsi al ,mattino con le vacche che ti hanno cagato davanti all'ingresso, la gente che carica e sputa ovunque ed i tuc tuc che cercano di investirti non e' cosi' rilassante...
Quindi rinnovo il mi consiglio, venite ad Hampi, ma dall'alra parte del fiume!
Ormai sono diventato un santone...

martedì 20 novembre 2012

Hampi...

...un agglomerato di edifici disordinatamente colorati nel bel mezzo di un'area archeologica patrimonio dell'unesco...boh?!?!
Stamattina, dopo un viaggio in bus cuccette di 12 ore, sono arrivato ad Hampi.
Ieri e' stato il mio ultimo giorno ad Arambol in compagnia dei miei nuovi amichetti greci...(sembro gay???)
Con loro ho passato buona parte della mattina in uno studio di tatoo koreano.
Eravamo io, i Dimitris, il factotum del coreano, il coreano e la sua "compagna di merende"Sara, di non ho ben capito dove, ed un tipo austriaco.
I discorsi sono stati diversi, io ovviamente mettevo una parola ogni tanto giusto per non sembrare totalmente fuori posto...
Siamo passati dalle presentazioni alla situazione mondiale, passando per microchip e HAARP, fino ad arrivare ad ogni tipo di droga conosciuta...da loro.
A quel punto mi sono estromesso dal discorso e concentrato sul concerto live del coreano e della sua amichetta, lei chitarra e voce, lui percussioni e fiati...tutto insieme, in un misto di ritmi incomprensibili...
Probabilmente l'unico che si chiedeva che cazzo stessero suonando ero io!
La foto su instagram sembra immortalare una situazione carina...ma in quel momento stavo pensando di rientrare nel discorso degli altri...
Ad una certa ho deciso che era ora di andare a mangiare.
Avevo lasciato i miei zaini in camera dei Dimitris e quindi ho dovuto spingerli un po' per cercare di arrivare a prendere il bus locale per Mapusa alle 16.
Operazione difficile, ma riuscita...e cosi' salutati i ragazzi mi sono ritrovato solo come ero partito.
I bus locali caricano solo persone e cose da ogni punto per scaricare tutto alla stazione dei bus.
Saremo stati un migliaio su quel catorcio della Mahindra, o forse di piu'!
Non scendeva nessuno...
Ho fatto amicizia a sguardi con un ragazzo che vendeva qualcosa incartato con fogli di giornale a forma di cono.
Evidentemente gli ho fatto pena, visto che prima di scendere mi ha regalato uno di quei coni.
Alla stazione di Mapusa ho scoperto che all'interno c'erano noccioline americane o indiane...e' uguale...
Dovevo aspettare 1 ora e mezza l'arrivo del bus e mi son trovato da fare.
Una famiglia davanti a me aspettava un bus per non so dove ed io mi sono messo a giocare a palla con le figlie...
Mentre ci passavamo la palla tutta la famiglia aveva sfoderato macchine foto e cellulari per immortalare il momento.
Giocavamo in un metro quadro di marciapiede affollato, ma e' stato molto piacevole far ridere quelle bimbe, mi sembrava di far ridere le mie bestioline...(...lacrimuccia...)
Alla fine ci siamo scambiati diversi scatti, il mio lo trovate su instagram...per chi ce l'ha...e loro sono partiti tra mille saluti e grazie.
Io ho ancora atteso mezz'oretta prima di salire su un bus che avrei cambiato dopo poco.
Li ho finalmente conosciuto 2 ragazzi italiani ed una polacca con la stessa destinazione.
I ragazzi 12 anni piu' giovani di me, erano in India da agosto e dopo aver passato mesi al nord si stavano spostando al sud.
Santhos e Sabrina da Monza...
La ragazza polacca parla oltre alla sua lingua, solo l'inglese e cio' nonostante sono riuscito a dialogare con lei per tutta la mattinata in giro per i templi di hampi.

Magdalena
Sta solo una notte, domani parte per Panaji, il giorno dopo per un matrimonio a Delhi e poi torna a casa in irlanda.
Quindi, grazie alla sua fretta ho gia' visto la maggior parte della zona archeologica.  
Domani passeremo in rassegna l'altra sponda del fiume e cosi' non avro' piu' niente da vedere...
















Penso che mi spostero' prima...molto prima del previsto verso nord.
Ho trovato una camera con l'acqua calda su richiesta a secchi a  300 Rp, ed oggi ho gia' speso qualche cento rupie per entrare nei vari templi.
Sono appena arrivato, non posso dare gia' un giudizio obbiettivo del posto, ma una mezza idea ce l'ho e la esporro' prima di andarmene.
In giro per i templi molte scolaresche indiane ovviamente, non di Mombaruzzo...
E mentre ci stavamo rilassando all'ombra , abbiamo scopeto di essere famosi...tutti voleva farsi una foto in mezzo a due ragazzi bianchi, lei bianchissima direi...
ed io, alla fine di quella che e' stata una vera e proprio processione ho voluto una foto con tutti loro...


Queste, insieme al regalo del ragazzo sul bus ed alle due piccole con la loro palla, sono tra le cose piu' belle che mi siano capitate fin ora.
Vedremo con il proseguio del viaggio, magari tra montagne e capre saro' a mio agio...se no me ne vado in Thailandia senza passare dal via!
 

domenica 18 novembre 2012

ciao Arambol....ciao

Sveglia presto stamani, alle 8 in piedi, ultima controllatina agli zaini e liberata la camera via a fare colazione in spiaggia.
Come ho scritto la mattina di Arambol e' molto rilassante...
C'e' chi fa yoga in spiaggia, chi corre, chi passeggia semplicemente e chi fa gia' i primi tuffi.
Avvicinandomi al mare incrocio signore con bacinelle piene di pesci caricate sulla testa, gente che si lava i denti per strada camminando, sputazzando in giro, pescatori che sistemano le reti dopo la pesca notturna e locali che preparano tavoli sedie ombrelloni e sdraio (chi ce le ha ancora) per la giornata che va ad iniziare.
I cani sonnecchiano sulla sabbia in compagni della solita vacca, sempre la stessa, solitaria amante del mare.
Qui non ho visto neanche un gabbiano, ma solo corvi...parecchi...e qualche aquila, credo, sulla collina che separa la spiaggia per comuni mortali di Arambol dalla "paradise beach"...
Oggi pomeriggio lascio questo posto, che mi ha aiutato a riprendermi dal battesimo indiano di Mumbai, ma dove non mi sono mai effettivamente sentito a mio agio...
Solo negli ultimi giorni ho scoperto un lato di Arambol, il sinistro guardando il mare per la precisione, che potrebbe avere un senso.
Infatti, da questa parte si respira tranquillita' e relax.
I locali sono piu' distatni tra loro ed ognuno offre casette di legno e paglia con impianto elettrico e bagno, direttamente sulla spiaggia, a pochi metri dall'acqua.
Ce ne sono diversi... si va dal Magic Park Resort (dove resort e' veramente eccessivo) al Peace Park, passando per il nuovissimo Negi's King Cafe' che oltre ad un ristorante sulla spiaggia con zona chillout, tavoli, poltrone vista mare, sdraio ed ombrelloni, da la possibilita' a chi lo desidera di affittare una di queste casette di legno matrimoniali per 600 Rp al giorno, circa 9 euro.
Credo che indicativamente i prezzi siano piu' o meno gli stessi, visto che sono tutti alla stessa distanza dal mare.
Qui davanti al tramonto si radunano centinaia di persone, di ogni fascia di eta', per lo piu' occidentali, che al ritmo di bonghi, flauti e tutti quegli strumenti cosidetti etnici salutano il sole con danze libere da ogni schema.
Non credo che a casa, magari in salotto, ripetano lo stesso rituale tutte le sere...anche perche' i vicini chiamerebbero la polizia!
Ho provato ad assaporare questo spettacolo un paio di volte, senza ballare...mi sarei sentito ipocrita..., ma con la luce straordinaria del tramonto ed il sottofondo musicale etnico ci avrei volentieri fatto all'amore.
Accanto a me sempre e solo Dimitris...quindi ho preferito lasciar perdere.
Ieri mattina ho colazionato al Negi's King Cafe', a pochi passi dall'acqua...
Il panorama era ottimo direi ed il rumore del mare un prezioso sottofondo musicale.
Barche cariche di turisti facevano avanti e indietro, cosi' come ragazzi indiani in vacanza, mentre donne e bambini del posto sulla battigia raccoglievano frutti di mare...credo.
Due ragazze russe hanno dato un senso alla mia permanenze sotto quel sole, una in particolare per la somiglianza con Elisa (lo so che il fatto di accostarti ad una russa non ti esalta...)
 
Il mio interesse per le donne e' esclusivamente cul...turale...
Per occupare il tempo mi sono pappato un involtino primavera e con la mia bella faccia da culo ho chiesto info sul posto, in qualita' di operatore turistico dei poveri...
Questo non e' servito a mangiare gratis, ho pagato e pure lasciato ben 10 Rp di mancia, ma ho goduto di sdraio ed ombrellone senza l'obbligo della consumazione per il resto del tempo.
In effetti un po' di pubblicita', nel mio piccolo l'ho appena fatta in questo post, no?!?!
Alla fine ho pure parlato con il boss, immaginate il mio inglese...che oltre al prezzo per notte, 600 Rp appunto, mi ha assicurato che le casette sarebbero state pronte per oggi...
Non sarei stato cosi' precipitoso...ma anche questa e' una forma di religione: ci devi credere!

Ultime righe dalla regione del GOA, e dai miei primi 12 giorni di India.
Qui tutti scaracchiano per terra e ruttano liberamente...io mi do da fare con rutti e scoreggie, ma ho molto da apprendere!
La raccolta differenziata esiste, nel senso che qui la fanno in maniere differente...
Vetro e plastica, a volte vengo raccolti da gente comune che evidentemente riceve qualche rupia in cambio da chi non si sa'.
In spiaggia non c'e' un cestino, a dire il vero non ne ho visti da nessuna parte...quindi e' buona abitudine buttare tutto per terra.
Anche in questo caso capita che a volte qualcuno passi a raccogliere il possibile, ma quando i rifiuti diventano troppi si scava un buco nella sabbia o nel terreno in generale e li' lo si sotterra, nella "migliore" delle ipostesi bruciandolo prima.
Gli scarichi vanno al mare, cosi' come in tutto il resto del mondo, ma con la differenza che da queste parti sono tranquillamente in vista.
Sorprendentemente non si sente puzza di niente, solo profumo di milioni di incensi bruciati quotidianamente...

Dopo queste fondamentali notizie di carattere ecologista, vi saluto e vi rimando al prossimo post da Hampi.
 I Dimitris rimangono qui ancora un po', con l'intenzione di proseguire verso sud e successivamente virare a nord...buon viaggio ragazzi e grazie di tutto!