martedì 4 dicembre 2012

un po' di foto e...

Oggi inizio con un po' di foto, visto che ieri i computer della guest house non ne volevano sapere...
Questi sono Martina di Arezzo e Christian di Perugia, conosciuti a Khajuraho la sera prima di partire per Agra.
E' "colpa" loro se alla fine ho ceduto al desiderio di pasta e mi sono pappato un piatto di spaghetti pomodoro, cipolla e formaggio proprio a Casa William.
Alla fine non era poi cosi' male, anzi...quasi cotta al punto giusto.
Grazie ragazzi, e' stato un piacere conoscervi e chiacchierare con voi.
Spero di non averti "spaventato" Martina...il mondo e' bellissimo, purtroppo non tutti gli esseri viventi sono altrettanto!

Il mattino seguente sono partito per Agra, ed ora riprendo la storia iniziata ieri.
Giusto per darmi una posizione attuale, ieri sono arrivato a Jaipur nel Rajastan, che utilizzero' come punto di partenza per il mio tour della regione.
Domani prendo un treno per Udaipur...ma questo e' il futuro.
Facciamo 4 passi indietro nel passato...
Agra...Taj Mahal...
Non e' un fotomontaggio!
Sono io alle 7 del mattino del 28 novembre 2012 davanti al Taj Mahal.
E quella su cui son seduto e' una delle panchine piu' ambite al mondo...
Questo e' il "meringone"...bello...
...e questa e' Marie...bellissima...
Diciamo che aver conosciuto una ragazza cosi' bella di fronte al Taj Mahal, a mille mila km di distanza dalle rispettive case, e' alquanto particolare, no?!
In un preciso istante le nostre strade si sono incrociate per una serie di "coincidenze" che ci hanno portato ad essere proprio li' in quel momento.
Forse e' un po' come quando da ragazzi si andava in vacanza a Caorle con gli amici, si faceva amicizia con altri gruppi di amici e con loro si passava la settimana, scambiandosi prima di andar via, indirizzi che una volta a casa venivano dimenticati in qualche cassetto...
Noi ci siamo conosciuti da soli davanti al Taj Mahal...che non e' proprio Caorle (non me ne vogliano, ci sono stato 3 volte e sono stato benissimo...a parte dichiarazioni d'amore ululate in piena notte all'adriatico...), ma torniamo a noi ke e' meglio.
Come dicevo ieri, a fine visita siamo andati a colazionare nella sua guest house, poi abbiamno proseguito il giro con il
baby Taj Mahal...che non e' proprio la stessa cosa.
Abbiamo visto anche l'Agra Fort...evitabile...e siamo andati a pranzo in un posticino super nascosto dove ci ha condotti l'autista di tuc tuc che Marie aveva contrattato per il mini tour.
Tornati da lei in camera, dopo una doccia rinfrescante...uno alla volta...non cominciamo a maialeggiare...ho ascoltato il mio istinto che mi urlava:
"dai......baciala......e quando ti ricapita......le possibilita' sono finite, lei sta provando ad avere una nuova vita, provaci anche tu......chissa' che un giorno racconterai ai tuoi figli dove hai conosciuto la mamma!"
Ho escluso il racconto al figlio sulle mie ginocchia, mi sono avvicinato e molto delicatamente l'ho baciata...
Ci siamo abbracciati, stretti cosi' forte che speravo di non romperla, ma lei stringeva di piu'...sentivo che non era il sesso fine a se stesso che stavamo cercando in quel momento.
Tra le mie braccia e' scoppiata in un pianto liberatorio, ho lasciato che si sfogasse, abbracciandola ed accarezzandola fin quando non si e' rilassata.
Non l'avrei lasciata sola, e lei non ha voluto che lo facessi.
Allora siamo andati al "super hotel" a prendere lo zaino, pagare il conto e tornare alla guest house.
Quella e' stata la prima notte insieme.
Poche ore prima avevo comprato un biglietto per Jaipur e lei uno per Delhi.
Ovviamente a Jaipur non sono andato, ed il giorno dopo ne ho preso un'altro per Delhi.
Il fatto che a distanza di un giorno avessimo due posti, uno accanto all'altro nello stesso vagone  in india e' un'altra "coincidenza" ...vero?!
Il 29 novembre eravamo a Delhi, ormai a sole tramontato, ma con un hotel prenotato di nuovo con booking.
Stavolta le aspettative sono state soddisfatte.
Il Raj New Delhi, vicino alla stazione dei treni e della metro di New Delhi,a pochi passi dal Bazar, e' un ottimo posto per passare qualche giorno a Delhi.
Abbiamo speso 750 rupie a testa al giorno con prima colazione inclusa, super lettone comodissimo, doccia calda, tv ed aria condizionata (che pago pur non utilizzondoli).
Avevo pensato dopo Mumbai, di evitare le grandi citta', ma dopo il Taj Mahal ho voluto stare con Marie almeno quei giorni che la separavano dal ritorno in francia.
Eravamo felici di stare insieme anche solo per 4 giorni.
Il lato positivo vince sempre!
Delhi mi ha piacevolmente sorpreso.
Meno caotica della Mumbai che ho visto io, piu' vivibile, forse piu' occidentale...
Avevo bisogno di qualcosa che conoscevo dopo tutti questi giorni.
Sono pure andato a mangiare al Mc Donalds, ovviamente solo hamburger di pollo e dimenticatevi la birra!
Ho bevuto una coca cola dopo non ricordo quanti mesi...
Alla fine il Mc e' sempre il Mc, ed io lo ringrazio per avermi sbloccato l'intestino paralizzato da giorni!
Grazie Mc....fai proprio cacare!
Abbiamo visto la grande Moschea...
Ero in pantaloncini ed ho dovuto pagare per coprirmi con un lenzuolo...oltre che per l'ingresso,si paga la custodia delle scarpe,la salita sulla torre, guardando la foto quella a sx, e il cicerone richiesto da nessuno, che ci ha accompagnato in cima raccontandoci storie senza le quali avrei vissuto lo stesso...
Ma anche questa e' l'india...paghi poco ma tutto e tutti per qualsiasi cosa...
Poi e' toccato al Minareto...
Un bel "obelisco", al centro di una gigantesca moschea quasi completamente distrutta, sul quale una volta si poteva salire per apprezzarne il panorama.
Qualche anno fa una persona e' scivolata e nell'incidente sono morte 40 persone.
Da quel giorno e' ovviamente vietato ripercorre quegli scalini.
Infine il Lotus Temple...
Su questo avrei molte cose da dire, ma preferisco non tediare la gente con le mie "teorie complottistiche".
Andrea...questo e' un luogo, come altri gia' esistenti nel mondo, dove si unificheranno tutte le religioni...
Cercalo su internet...cercatelo...perche' unificare tutti i popoli in un unico "credo" non e' cosi' bello come potrebbe sembrare.
Stranamente non si paga...niente...neanche la custodia delle scarpe...
Strano, visto che migliaia di persone lo visitano ogni giorno, molte piu' che qualunque altro sito visto fino ora, Taj Mahal compreso.
L'ingresso al tempio e' regolamentato severamente!
Niente foto all'interno, silenzio assoluto dentro e fuori, file ordinate...se un bambino piange viene allontanato severamente.
Io ho provato una pessima sensazione al suo interno, Marie come molti occidentali all'interno ha chiuso gli occhi ed ha "pregato" non so chi per qualche minuto...o forse ha dormito...
Una volta fuori ho provato con il mio inglese-franco-spagno-italiano a spiegarle il perche' delle mie pessime sensazioni.
A Delhi c'e' la metropolitana, molto pulita, sembra di stare in un'altra citta'...e con quella ci siamo mossi evitando la superficie incasinata.
A conferma del mio sentore, Marie quel pomeriggio e' stata male.
Siamo tornati di corsa all'hotel ed ho fatto spola con la farmacia...
Io che parlo poco inglese, non capisco assolutamente un cavolo dell'inglese indiano, di fronte ad un "medico" ed al suo assistente, alla ricerca di qualcosa che permettesse a Marie di stare meglio, anche perche' il mattino seguente io partivo per Jaipur e lei per Parigi.
Alla fine le pasticche del "medico" indhi hanno sortito gli effetti desiderati, oltre a rovinarle lo stomaco, e l'ultima notte e' passata tranquillamente.
Ore 6.15 del mattino del 3 dicembre...era arrivato il momento dell'addio, della fine di quei giorni tanto inaspettati quanto intensi e piacevoli.
Lei stava bene e gia' questo mi tranquillizzava, pur non sapendo tutt'ora se ce l'ha fatta a volare fino a casa o se e' rimasta a Delhi.
Lasciarla non e' stato cosi' difficile come avevo immaginato qualche giorno prima...
Ma d'altronde sono sempre io che lascio...
Nonostante la "preparazione", le lacrime hanno bagnato il mio viso quella mattina baciandola per l'ultima volta.
Sul bus in direzione Jaipur ho trovato un spazietto nel mio hard disk di sensazioni da dedicare a Marie ed a questi bellissimi giorni passati insieme.
Il mio cuore e' rimasto dove l'avevo lasciato, al suo posto...
Ci ho provato, sono contento di averlo fatto.
E' un po' come scrive Fabio Volo in un suo libro, di cui ovviamente non ricordo il titolo.
Racconta una storia d'amore molto simile con una ragazza conosciuta per caso in vacanza (se non ricordo male...), con la quale aveva stipulato una specie di accordo.
Sarebbero stati "fidanzati" a tempo determinato, alla fine del quale sarebbero tornati alle loro vite precedenti.
Poi forse hanno voluto riunirsi...ma questo e' piu' un finale da favola...."e vissero tutti felici e contenti"
Io ringrazio l'india per questo regalo.
Ho voluto questo viaggio, mi sono mosso seguendo il cuore e l'istinto...ed e' arrivata lei.
Marie, sei una bellissima persona, oltre che una gran gnocca!
Non so se ci rivedremo mai, ma so che questi giorni passati insieme sono stati molto belli!
Magari un giorno passo da Parigi per una crepes alla nutella ovviamente...o tu fai un salto a Fuerteventura per una pizza all'Aperipizza!

Ci ho provato...

"...qua nessuno cia' il libretto d'istruzioni..."
"...credo a quel tale, che dice in giro, che l'amore porta amore..." 
"...se ti basta chiamami scemo, ma io almeno credo..."
Ligabue

Il mio cuore e' chiuso a chiave...
Ho lasciato quella chiave ad una persona speciale...

...mi sa che tocca chiamare un fabbro...ma uno bravo...

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