lunedì 10 dicembre 2012

Jhodpur....la citta' blu

Da Udaipur, la Venezia d'Oriente mi sono spostato a Jodhpur, The Blue City...
Diciamo che di blu e' rimasto ben poco, grazie al fatto che negli ultimi 10 anni chi ha costruito ha risparmiato sul colore.
Ovviamente un lunghissimo viaggio in bus, seduto e non coricato come fatto fin'ora, ultima fila...come in gita!
Cuffiette nelle orecchie e musica di sottofondo, ho cercato di staccarmi da quel casino ed anche un po' dal traffico di pensieri che circolano selvaggiamente nel mio testone.
E per un po' ci sono riuscito.
Accanto a me dei ragazzi sui 20/25 anni, uno dei quali con un abito da cerimonia tipico di queste parti, impacchettato e piegato sulle ginocchia.
La curiosita' di sapere se stesse andando a sposarsi era troppa...il mio lato femminile ha avuto la meglio.
Spengo la musica ed utilizzo come esca la macchina foto...
Ovviamente abbocca...la curiosita' indiana nei nostri confronti e' troppo forte.
A quel punto il solito problema era la lingua, il suo indiano-inglese ed il mio italo-espano-inglese a confronto.
Ha vinto la voglia di capirsi e cosi' ho conosciuto un ragazzo di Jodhpur, Mahesh.
Non era il suo abito di matrimonio, ma un abito da cerimonia...una delle tante.
Mi ha detto che si sarebbe sposato tra 3 anni, a 26.
Parlando parlando mi invita a casa sua l'indomani per cena., vuole farmi conoscere la sua famiglia...succede anche in Italia no?!?!
Ovviamente la cosa mi ha fatto molto piacere e decido di  accettare l'invito.
Arrivati a Jodhpur verso le 9 di sera, prendo un tuc tuc e mi faccio accompagnare in Guest House.
La Sarvar Guest House, nei pressi della Torre dell'Orologio, una delle cose "da vedere" a Jodhpur.
Una torre con orologio sui 4 lati appunto, nel bel mezzo di una piazza che ogni giorno fa da sfondo ad un mercato super colorato ed incasinato.
La sistemazione non era male, a parte il solito materasso sfondato...
Sulla terrazza un ristorante con vista sul Mehrangarh Fort che avrei visitato l'indomani.
E cosi' e' stato.
Sveglia presto, continuo a dormire poco, doccia e colazione in terrazza.
Ginger lemon honey tea e crepes alla nutella!
Qualche foto da lontano e via, alla conquista del forte!
Provo ad incamminarmi, il tipo della Guest House mi aveva detto che era vicino...
Puo' darsi, ma in mezzo a quelle viuzze strette mi perdo ed il primo tuc tuc che vedo approfitta del mio stato di smarrimento e della poca voglia di camminare che avevo quel giorno.
Ok dico..."hai vinto 100 rp!"
400 Rp invece, bastano per impadronirsi del forte...per qualche ora...
All'interno un museo di robe da maharaja...niente di trascendentale...questi erano indietro allora tanto quanto lo sono adesso!
Il forte e' il solito forte...non ho studiato architettura e veramente non ho studiato neanche quello che avrei dovuto studiare...ma non ci vedo tutta sta bellezza!
Dalla parte opposta si puo' ammirare e fotografare la cosidetta citta' blu...o cio' che ne rimane.
All'uscita riconsegno le chiavi del forte al maharaja, che mi ringrazia per non averci defecato dentro...vedi Amber Fort in Jaipur.
Contratto allora un tuc tuc per una visita di Jodhpur, altre 400 rupie.
Il Jaswant Thada e' bello da fuori, forse anche grazie alla luce del sole di quella mattina...ed alle 30 rupie spese.
L'Umaid Bhaman Palace e' bello solo da lontano...e le sole 60 rupie per visitarlo sarebbero state spese meglio in collanine e braccialetti.
Meta' del palazzo e' dedicato ai visitatori, con un museo delle solite cosa da maharaja, l'altra meta' e' un albergo super lussuoso.
Forse merita, passare un notte da sogno in quella che una volta era la reggia del maharaja di sti gran cazzi!
Ma preparatevi a sganciare molti euri...non rupie...
Finito il tour mi faccio riaccompagnare alla torre dell'orologio.
Mi scarica davanti ad un negozio di spezie di un suo "carissimo amico", entro mi guardo intorno con la faccia interessata, faccio 2 domande sui prezzi, saluto ed esco senza aver speso una rupia!
Dimenticatevi di me!
Ho capito che da queste parti puoi gironzolare tranquillo al mattino presto, quando tutti dormono o quasi...
Dopo le 10 e' un continuo, "buongiorno...da dove vieni...ah, italia...Sonia Gandi...vieni a vedere il mio negozio...prezzo da amico..."
IO NON SONO UN VOSTRO AMICO!
E NON VOGLIO COMPRARE UN BEL CAZZO DI NIENTE!
O per lo menomi piace decidere quando e cosa comprare...
Jodhpur e' tutta qui...
A sera mi aspettava la cena a casa Mahesh...
Ero un po' teso, considerato il fatto che avevo conosciuto quel ragazzo in bus e che non volevo fare o dire qualcosa di spiacevole...
A sera mi viene a prendere in scooter ed alla super sonica velocita' di 40 km/h, ci fiondiamo verso casa sua...esattamente dalla parte opposta della citta'.
Porto con me la macchina foto e le foto vere che mi sono portato per ricordarmi di chi mi ama...e di chi mi ha amato...che romanticone che sono...
Prima di entrare mi spiega come avrei dovuto salutare suo padre, e nonostante la pratica davanti alla porta, una volta dentro mi dimentico tutto!
Abbozzo un namaste', sorrido, mi tolgo le scarpe, le calze colorate, ed entro.
Ad aspettarmi tutta la famiglia, padre, madre, sorella,  fratello e cugino.
Fatte le presentazioni...ovviamente non ricordo un nome...mi fanno sedere.
Mi sento super osservato...leggermente in imbarazzo...ma sfodero la faccia da culo delle migliori occasioni e mostro alla famiglia quello che ho visto in india, servendomi della macchina foto.
Solo la madre sembra non parlare inglese...oltre a me...
Parliamo un po di tutto...
Le domande piu' frequenti che mi sono state rivolte in questo viaggio da ragazzi indiani, e quindi anche dalla famiglia di Mahesh, erano incentrate sul fatto che fossi vecchio per non avere una moglie.
Tutti mi hanno detto che la prossima volta che torno da ste parti devo portare mia moglie...
La prima l'ho sposata troppo presto...
Il desiderio di risposarmi secondo i canoni ovviamente non esiste piu'.
L'unione tra due persone e' importante, perche' importante e' cio' che si sta creando...
Ogni volta che apro gli occhi al mattino... l'accarezzo... la bacio e le do il buongiorno, quello e' un buon modo per sposarsi... e cosi' a sera prima della buonanotte.
Ma in ogni caso "ormai e' tardi"...come dice Vasco...e come ha detto anche a me...(non Vasco, una sua fan...)
Devo avere un problema di tempistica...sara' perche' non porto l'orologio?!?!
In ogni caso anche io ho presentato loro la mia famiglia, per lo meno in foto...
Le foto della mia ex le ha viste solo Mahesh in bus,visto che mi ha detto di non farle vedere ai suoi genitori...non so perche'...era vestita...
In casa c'era lo stretto indispensabile, e quando dico lo stretto intendo solo l'indispensabile.
L'unico optional che putroppo non manca in nessuna casa, era il televisore.
Il padre di Mahesh va pazzo per il wrestling e come tutti gli indiani per il cricket!
In italia al posto del cricket c'e' il calcio...
La madre e la figlia mi hanno preparato la cena...riso con una salsa al curry piccante, da mangiare con la mano destra aiutandosi con il pane tipico indiano, il chapati o roti.
Mangiavo da solo...loro mi guardavano spiegandomi come avrei dovuto mangiare, visto che c'e' un modo specifico...
Da bere acqua...la loro acqua.
Volevo dirgli che preferivo la bottiglia, ma probabilmente li avrei offesi.
Ed allora ho detto:
"...eh facciamocelo sto bicchierone d'acqua del pozzo...che sara' mai...al massimo scagazzo tornando a casa sul tuc tuc!"
Alla fine non e' successo niente, d'altronde qualche golata dal rubinetto all'acqua di fuerte gliel'avevo data, e quella e' molto peggio.
Arriva il momento dei saluti.
A Mahesh lascio il mio dizionario italiano inglese, che tanto non ho la minima intenzione di leggere...cosi' che possa imparare un po' di italiano, ed alla sorella regalo un mio braccialetto.
Foto di gruppo e via, in sella alla belva per una corsa a folle velocita'...sempre 40km/h...verso la fermata del tuc tuc che mi ha riportato alla guest house.
E' stata una bellissima esperienza, arrivata in un giorno dove il mio grado di sopportazione dell'indiano medio era sceso ai minimi livelli!
Quelli che non ti vogliono vendere anche la madre, sono bravissime persone.
Sono curiose di conoscerci come noi di conoscere loro.
Il giorno dopo aspettavo Mahesh per andare a prendere il biglietto del treno che mi avrebbe dovuto portare a Jaisalmer in serata.
Dopo ore di attesa sono andato da solo alla stazione.
In India esiste una lista di attesa...
Se vuoi un biglietto all'ultimo momento scordati di averlo!
Arrivato alla biglietteria mi e' stato consegnato un modulo da compilare con i miei dati per richiedere allo sportello a fianco il biglietto.
Dopo una coda incasinata almeno quanto il traffico in strada, il bigliettaro mi ha detto quello che avrebbe potuto dirmi il suo collega 10 minuti prima, e cioe' che non c'era la possibilita' di avere quel biglietto.
Io mi chiedo:
"ma se non avete un soldo cacato in tasca, mi spieghi chi sta occupando tutta la prima classe di quel cazzo di treno?"
Alla fine sono uscito, quando avrei voluto far esplodere una bomba atomica, ho pagato 10 rupie per il parcheggio del tuc tuc, credo di essere l'unico in india ad aver pagato un parcheggio per un tuc tuc, e sono tornato in guest house dove il tipo in 5 minuti mi ha fatto il biglietto del bus che durante la notte mi ha portato a Jaisalmer, dopo solo 7 ore insonni su strade che quella per andare a cofete e' asfaltata a confronto!
Ad attendermi alla fermata del bus, uno della Mehrangarh guest house, che su una super motoretta mi ha fatto prendere ancora 5 minuti di freddo...erano le 4 del mattino...per portarmi finalmente a nanna.
Faticato tantissimo ad addormentarminon riesco a smettere di pensare...se e' cosi' che doveva andare...
Probabilmente mi devo solo "rassegnare"...come effettivamente non ho mai fatto.
Lei e' felice, ed io lo saro'...
C'e' chi dice che chiodo scaccia chiodo...
Probabilmente e' cosi', ma a me ne serve almeno un bancale...di quelli d'acciaio!
Ieri sera, fuori dalla guest house, e' partito un corteo fatto di tamburi e trombe.
Davanti uomini festanti impegnati in balli a ritmo di musica, in mezzo un ragazzo, avra' avuto 18 anni, tutto inghindato stile principe su un cavallo bianco, lo sposo.
In fondo al corteo le donne, coloratissime.
Mi sono messo di fianco ad un tedesco, biondo carnagione chiarissima che stava filmando e fotografando l'evento.
Quando ad un certo punto e' diventato lui il protagonista dell'evento stesso.
Tutti volevano una foto con l'extraterrestre bianco biondissimo...io non sono stato minimamente considerato, e bello sciallato mi sono allontanato, lasciandolo alla merce' del popolo in festa.
Un barbiere assiste alla scena e mi chiama.
Mi avvicino e, come tutti i barbieri incontrati fin'ora, anche lui vuole farmi lo scalpo e soprattutto la barba.
A me piace la mia barba...figurati se la faccio tagliare a te...
Con l'acqua al massimo mi viene lo squaraus, con le lamette sterilizzate al sole c'e' il rischio che rimanga in India per sempre.
Anche no...grazie!

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