venerdì 14 dicembre 2012

Jaisalmer....la porta del deserto

Dopo l'inutile coda in stazione, cercando un biglietto per un treno, mi sono accontentato di un bus che la sera del 9 dicembre mi ha portato sano e salvo a Jaisalmer.
Secondo tutti quelli con cui ho parlato, come anche secondo i forum letti prima di partire, la tappa a Jaisalmer era obbligatoria.
Ovviamente sono rimasto ancora una volta deluso da tanto clamore...
Ho accettato i consigli della Sarvar Guest House, che sono sempre e solo figli di una p...ercentuale, ed ho riservato tramite loro una camera nella Meherangar Guest House di Jaisalmer.
Come ho detto nel precedente post, dopo un viaggio di mille ore in bus patendo un freddo esagerato, mi sono fatto ancora un giro in moto alle 4 del mattino...giusto per assaporare la brezza del deserto.
Al risveglio doccia calda, colazione e check in.
Dopo l'esperienza in coda a Jodhpur mi sono appoggiato al tipo della guest house perche' pensasse lui a tutti i miei futuri spostamenti in India: Jaisalmer-Bikaner, Bikaner-Amritsar ed Amritsar-Delhi.
Poi mi sono detto:
"...vuoi visitare Jaisalmer, alle porte del deserto e non fare una bella cammellata tra le dune?"
Che mi fosse preso un crampo al cervello in quel preciso istante...ma non potevo pensare semplicemente a fare due passi tra le buse di vacca?!?!
Il tipo ha sgranato gli occhi dalla gioia e come un registratore di cassa ha iniziato a sfornare numeri...rupie...che il sottoscritto ha sganciato in uno stato di trans agonistica.
Un giorno con pranzo e cena, una notte sotto le stelle e la successiva colazione, alla modica cifra di 3400 rupie...na' bella 50 mila lire...eh magari...50 euro tenkiu'!
Che bello farsi prendere in braccio...si vede che ho bisogno di coccole...
Concluso lo "shopping natalizio" vado a vedere il forte di questa "imperdibile" citta'.
Devo aver sbaglaito qualcosa quando ho scattato questa foto....vero Ricky???
Come dappertutto fin'ora, la citta' intorno al forte meritebbe una riordinata (ad essere gentili...), quindi entro senza perdermi...

 

 L'accoglienza non e' male, ed un po' ripaga tanta attesa...
Alla fine e' forse il "forte" migliore visto fin'ora.
All'interno infatti non c'e' solo un inutile museo di roba per maharaja, ma una vera e propria citta' nella citta'.
Molto turistica, ovvio, stradine minuscole, negozietti ovunque e ristoranti sulle terrazze.
Decido di pranzare con vista sui templi, che avrei visto solo da li...tanto son tutti uguali.
E poi quando sono in italia non e' che vado in giro per chiese...
Effettivamente, se analizzo questo punto, mi rendo conto che e' tutto un gigantesco business.
E' come se in italia, ad esempio, ci fossero preti per strada a farsi fotografare con i turisti, per soldi, chiese a pagamento (e quelle ce l'abbiamo), e negozi pieni zeppi di magliette con gesu', la madonna, giuseppe, il bue e l'asinello, i re magi, e dio...la cui figura mi sfugge...
Forse potrei comprare quella con l'arcangelo gabriele...il primo amante della storia! (e bravo...sei un cecchino...al primo colpo hai fatto diventare papa' giuseppe senza farti prendere a bastonate)
Vabbeh...lasciamo stare...che se dico di leggere un racconto piu' interessante, poi la gente si offende...
Figuratevi questi indiani che hanno 50.000 divinita'!
Avete idea di quante magliette???
Comunque sia, mi faccio un giro e visto la spesa per il tour nel deserto, non entro neanche dentro il palazzo del Maharaja.
Uscito dal forte decido di dare una possibilita' al resto di Jaisalmer, in realta' la parte piu' grande.
Potevo tranquillamente evitarlo...
Allora torno in guest house.
Non avevo neanche un biglietto di treno o bus...ne una ricevuta per il tour, ma "no problem" continuavo a sentirmi dire.
Si...si...no problem...tanto al massimo vi ammazzo tutti e vi do da mangiare ai maiali! (....dolcemente....)
Sveglia presto, senza problemi, e come mi era stato detto alle 8 ero pronto per partire.
Ma che fretta c'e'...siamo in india...
Infatti verso le 9 mi accompagnano vicino al forte, dove c'era una jeep ad aspettare me e gli altri 7 partecipanti del tour.
25 km di jeep, allontanandosi dalla citta' per raggiungere i cammelli parcheggiati vicino ad un oasi, dove ad attenderci c'erano ovviamente anche 4 indiani...autisti di cammelli...per fortuna senza clacson!
Si parte...a cavallo, anzi a cammello...
Noi 8 idioti avevamo un cammello a testa, ed io...vista la somiglianza con la bestia, ero il primo a trainare il gruppo.
Non vi dico il piacere per gli zebedei...
Anche l'interno coscia ne ha risentito, cosi' come la schiena ed il mio super ginocchio, che pensavo mi sarebbe caduto da li a poco.
Una sosta utile solo a sgranchirsi le gambe, per visitare un "tipico" villaggio rurale...con i "tipici" bimbi che chiedevano rupie in cambio di foto.
Di nuovo in sella, alla ricerca dell'oasi per il pranzo.
Eccola l'ombra di un albero che da li a poco sarebbe diventata la nostra cucina e sala da pranzo.



Non sara' stato bello il nostro cheff, ma era molto simpatico e ci ha sfamato senza problemi...
Qui lo vedete impegnato ad impastare farina, acqua e sale per i chapati, che sono una specie di piadina indiana.
Dopo pranzo una bella pennichella di gruppo all'ombra di quell'albero, per poi ripartire alla ricerca delle dune di sabbia che fino ad allora avevo visto solo in foto...oltre che a fuerte!
 
Eccole finalmente, e questo e' il nostro accampamento...
I cammelli vengono liberati dal nostro peso e da quello dei bagagli, e lasciati "liberi" di brucare in giro, tra virgolette perche' gli si lega le zampe anteriori in modo tale che non si mettano a correre inseguendo la liberta'.
 
Ed e' arrivato il tramonto tra le dune...
Dopodiche' la notte ci ha avvolto e con lei un cielo pieno di stelle da guardare, magari intorno al fuoco con un po di musica.
Preso abbastanza freddo e bruciato mezza foresta equatoriale, decido che e' ora di andare a nanna.
Un lenzuolo mi divideva dalla sabbia e due copertone mi riparavano dal freddo.
Avvolto tipo verme ho salutato le stelle e mi sono addormentato.
All'alba ero gia' sveglio, ovviamente...
E questo e' il risultato...avrei potuto dormire ancora un po', vero?!
Colazione con the nero e biscottini e via, di ritorno verso la civilta'...si vabbeh...
Un'ora e mezza di cammello, un po' al trotto ed un po al galoppo...
Bello il cammello...si' si'...
25 km di jeep ed arrivato in guest house, la dove avrei dovuto trovare il tipo con i biglietti, non ho trovato un bel cazzo di niente...
Tranquillo come un puciu (puciu...non piciu...) me ne vado a mangiare i miei bei spaghettini cinesi con le verdure.
Torno e finalmente il tipo mi consegna i biglietti e mi rende parte dei soldi che avevo anticipato.
A quel punto via in moto verso la fermata del bus, che partito alle 14.30 circa mi ha portato a Bikaner dopo altre 6 ore di viaggio.
Qualcuno, da lassu' o da qualunque altro posto, ha messo una mano sul bus quando, nel tentativo ripetuto di sorpassare anche sua madre, il super autista ha messo 2 ruote sulla terra a lato strada facendo cagare addosso tutto il bus con un paio di scodate "controllate"...
Gia' leggevo i titoli sui giornali italiani:
"Giovane...vabbeh... Ragazzo...neanche... Italiano non ancora quarantenne coinvolto in un incidente stradale in India, cerca di uccidere l'autista rimasto illeso dopo aver perso il controllo del bus sul quale viaggiava in direzione Bikaner, per vedere un cazzo di tempio con i topi..."
Ma questa e' un'altra storia...

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